mercoledì 2 luglio 2014

La Sociologia Olistica

Sociologia Olistica

Tecnologia 

   La Sociologia Olistica, vista dal punto di vista operativo, è una scienza sociale fondata sulla relazione d’aiuto. È una relazione d’aiuto e di accompagnamento esistenziale realizzata in clima meditativo, se l’utenza finale sono il mondo manageriale e la gente comune che vivono il malessere dello stress (management e common people); in questo caso, è considerata un processo di liberazione interiore e non una terapia. È una relazione d’aiuto e di accompagnamento esistenziale attuata in ambito socioclinico, quando invece viene coinvolto il disagio giovanile, la demenza senile nelle sue più varie forme, la malattia terminale; in questo caso, si qualifica come socioanalisi e socioterapia non farmacologica di taglio olistico e viene annoverata dalla medicina ufficiale nel contenitore delle cure palliative. 

   Ciò che accomuna la relazione d’aiuto meditativa alla relazione d’aiuto socioclinica, sono le tecniche meditative zen ausiliarie di rilasciamento neuromuscolare, di vuoto mentale, di abbandono respiratorio e le tecniche di silenzio interiore della tradizione monastica occidentale utilizzate a fine salutistico o terapeutico. Ciò che differenzia la relazione d’aiuto meditativa dalla relazione d’aiuto socioclinica, sono le tecniche di dialogo counseling-sociologico, che nella prima sono tecniche orientate al processo di autoguarigione e di piena autonomia del soggetto che decide con le proprie forze di uscire dal suo disagio esistenziale, mentre nella seconda sono tecniche finalizzate ad una relazione terapeutica ad orientamento socioclinico di accompagnamento esistenziale nel disagio giovanile, nelle demenze senili, nella fase terminale oncologica. 

 Metodologia 

   Le metodologie di dialogo appartenenti alla Sociologia Olistica, si fondano su consolidati criteri propri della tradizione salutistica orientale/occidentale dove la relazione docente/allievo si risolve nella piena maturazione e indipendenza, e su sperimentati modelli socioclinici basati sull’empatia, il significato profondo dell’esistenza umana, l’accettazione del presente, il risveglio emozionale, la condivisione esistenziale, il segno verbale e non verbale, i coaguli antropo-etnici culturali e professionali, la libera espressione corporea ed artistica, la realizzazione della personalità, la sublimazione positiva del ricordo, la riconciliazione con se stessi e con gli altri, la pace interiore. 

 Principi teorici 

   La Sociologia Olistica è parte integrante di quella svolta antropologica della Sociologia che dagli anni ’90 del XX secolo ha spostato la sua attenzione dal conflitto sociale al conflitto interiore. Viene accomunata alla Sociologia Analitica (socioanalisi) e alla Sociologia Terapeutica (socioterapia), tuttavia si differenzia da queste ultime per la sua adesione ai principi filosofici dell’Olismo, il quale considera la realtà vivente come una struttura reticolare/network da analizzare in modo totale e integrato e non in modo settoriale. Inoltre, l’Olismo legge la struttura umana in chiave tripartita e neuroscientifica come corpo-mente-coscienza spirituale, permettendo alla Sociologia Olistica di identificare in questa struttura umana la prima forma di società (cellula minor) che precede la famiglia (cellula major) e i corpi sociali intermedi. 

Referente ANS Lombardia: Dott. Renato Manusardi


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