lunedì 17 ottobre 2016

Usa, lo stress da elezioni è diventato un'epidemia: ESD/Election Stress Disorder


Clinton e Trump causano ansia negli elettori. Studio dell'American Psychological Association.

 NEW YORK – Se ne parla da almeno un anno, ma ora scende in campo l’autorevole American Psychological Association, con uno studio che afferma categoricamente e scientificamente che gli americani soffrono di ESD, Election Stress Disorder. In parole povere: le elezioni presidenziali hanno causato una crescita esponenziale dello stress nella popolazione, al punto che si può parlare di “un’epidemia”.

 La American Psychological Association, nota più brevemente come Apa, raccoglie quasi 120 mila psicologi, terapisti e scienziati del settore. Ogni anno pubblica uno studio sulle condizioni psicologiche del paese, per il quale conduce migliaia di colloqui con il pubblico. Quest’anno, il rapporto è netto: l’elemento principale che la gente condivide è l’ansia elettorale. Il pubblico più anziano, gli over-70, è quello che soffre di più: il 56 per cento è colpito dalla sindrome. Lo seguono i Millennials, gli americani compresi fra l’età di 18 e 34 anni, colpiti da Election Stress Disorder nel 56 per cento dei casi. Al terzo posto i Baby Boomers, 52-70enni, che ne soffrono nel 50 per cento dei casi, mentre la Generazione X , cioè gli americani fra i 34 e i 52 anni, sembrano esserne affetti meno di tutti gli altri, solo nel 45 per cento dei casi.

 E’ possibile che a soffrire maggiormente siano i più anziani e i più giovani, perché queste due categorie dipendono molto dalla strada che imboccherà il Paese con il nuovo presidente, ad esempio sulle pensioni o sulle tasse universitarie. Ma quel che il rapporto dell’Apa rivela è che non esiste differenza fra democratici e repubblicani, o fra uomini e donne: per tutte queste categorie l’ansia è allo stesso livello.

 Che la campagna elettorale stesse avendo un effetto negativo sullo stato d’animo della nazione si era già detto nei mesi scorsi, anzi nel mese di marzo un lungo articolo del Washington Post rivelava l’esistenza di una “ansia da Trump”, come testimoniavano vari psicologi e terapisti. Perfino i massaggiatori raccontavano di aver sentito dilagare l’ansia fra i loro clienti.

 Il “disordine” si manifesta in vari modi: prima di tutto si esprime con una riduzione della produttività sui luoghi di lavoro, dovuta alle tensioni fra i colleghi di posizioni politiche contrarie. Chi soffre di ESD tende a bere di più, a guidare più veloce e più aggressivamente, ad essere più impaziente in famiglia con i coniugi e i figli. In generale l’individuo avverte un senso di irritabilità e risentimento, e soprattutto di impotenza. Per la prima volta, la percentuale di americani che fanno volontariato è sceso sotto il 25 per cento, e secondo lo psicologo Steven Stosny, di Washington, questo fenomeno è «una diretta conseguenza del senso di impotenza che affligge una larga parte della popolazione davanti allo spettacolo elettorale».

 Ma perché tanta ansia? Si comincia con il dire che queste sono state le elezioni più lunghe, e se siamo quasi alla fine va ricordato che vanno avanti da un anno e mezzo. Poi va aggiunto l’effetto “adrenalinico” della copertura 24/7 delle tv di notizie via cavo, in costante competizione, con la ripetizione ossessiva di un tema, il più delle volte riportato con toni sensazionalistici. Infine l’effetto dei social network, in cui il disaccordo degenera quasi subito in litigio e aggressività. FaceBook ha registrato un numero crescente di “unfriend” (l’atto di togliere l’amicizia a qualcuno) proprio nel periodo estivo quando il tema elettorale generava centinaia di milioni di commenti politici (un miliardo solo nel mese di luglio, quello delle due Conventions)

 Ciliegina sulla torta: tutti e due i candidati sono impopolari. Hillary Clinton causa ansia nel 50 per cento degli elettori, Donald Trump nel 70 per cento. Queste sono elezioni cioè in cui si vota “contro qualcuno”, non “per qualcuno”, e ciò genera rabbia invece che ottimismo e speranza.

 L’Apa suggerisce però anche soluzioni: rifugiarsi nella meditazione e nel volontariato (aiutare gli altri fa sentire sempre meglio), concentrarsi su quel che ognuno può controllare nella propria vita, diminuire gli alcolici e il fumo, e cercare sempre di ridere, anche quando i due candidati ti fanno infuriare.
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