giovedì 20 ottobre 2016

Altruismo e meditazione: la neuroscienza affettiva, ginnastica della mente per la felicità


di Agnese Ferrara
      
 ROMA - Il cervello si può cambiare con esercizi che migliorano la personalità, aiutano a sviluppare un senso di benessere e avere una vita piena di significati. Il carattere fa profondamente parte del cervello perchè le connessioni di neuroni nelle diverse aree del cervello comandano, smistano e determinano le emozioni e le azioni. Per migliorarle il neuroscienziato e psicologo Richard Davidson ha coniato una scienza ibrida, la neuroscienza affettiva che stimola e allena il cervello a rinforzare personalità più serene, una sorta di ginnastica della mente per la felicità. Davidson dispensa così alcuni esercizi di 'stile emozionale' che permettono di sviluppare migliori capacità di coscienza di sè e degli altri eliminando quei fattori che rendono le persone troppo impulsive, poco consapevoli di sè e poco concentrate.

 Gli esercizi sono contenuti nel libro The emotional life of your brain, pubblicato negli Stati Uniti. Sul podio dei consigli più utili, ai quali anche la rivista americana Forbes ha dedicato un articolo, lo scienziato suggerisce di riempire casa e ufficio di ricordi felici, come foto di famiglia o di vacanze, cambiandole spesso per non abituarsene. Fondamentale anche imparare a ringraziare guardando negli occhi le persone e scrivere un diario delle proprie esperienze felici. Fare spesso i complimenti agli altri aiuta invece a vedere il bene nelle altre persone, nella vita ed in se stessi.

 Rientra fra gli esercizi anche la meditazione, da fare quando si è ben svegli e attenti, stando seduti eretti e focalizzando le proprie attenzioni sul respiro e sui segnali del proprio corpo. Per aumentare il proprio livello di attenzione Davidson raccomanda anche di stare 10 minuti al giorno in una stanza silenziosa e, ad occhi bene aperti, fissare un oggetto su cui concentrare tutte le proprie attenzioni, senza distrarsi. Per aumentare l'intuito e avere buoni rapporti con le persone ci si può esercitare ad osservare il linguaggio del corpo ed il tono della voce degli altri per individuare quali emozioni stanno vivendo.

 Per evitare reazioni impulsive e sintonizzarsi meglio col contesto l'esperto suggerisce di compilare regolarmente una lista di eventi specifici o comportamenti che innescano risposte troppo emotive e passare 15 minuti pensando a tali eventi respirando profondamente finchè non ci si sente più rilassati.

 Infine per acquisire elasticità mentale e reagire meglio nei confronti di eventi avversi, dedicare 10 minuti al giorno, per 4 o 5 volte alla settimana, a pensare ad un conoscente malato o sofferente, respirando profondamente e mettendosi nei suoi panni, sentendo compassione.
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