martedì 25 ottobre 2016

La Felicità aiuta a difenderci dal cancro, insieme a nuovi stili di vita


 “La felicità e avere un atteggiamento positivo aiutano a difenderci dal cancro. L’esperienza clinica avuta in 40 anni di carriera e attraverso migliaia di pazienti mi porta a non avere dubbi. Per questo inizio ogni giornata con dieci minuti di meditazione”. 

 L’invito a non sottovalutare il ruolo negativo svolto da tristezza, stress e ansia per la salute, arriva da David Khayat, capo del Dipartimento di Oncologia medica dell’ospedale Pitié-Salpêtrière a Parigi e già presidente dell’Institute National du Cancer, intervenuto al Salone internazionale dell’Alimentazione in corso a Parigi (Sial).

 Nella prevenzione dei tumori, sottolinea, “conta certamente l’alimentazione, l’esercizio fisico e l’eliminazione delle sigarette”. 
 Ma anche altri fattori. “E’ dimostrato anche che avere una buona attività sessuale riduce il cancro alla prostata, perché nello sperma sono contenute sostanze potenzialmente cancerogene. Fa male invece riposare oltre le 9 ore al giorno perché riduce l’attività motoria”. 

 Chi russa ha un rischio più alto di ammalarsi di tumore “perché in genere pesa di più e dorme peggio”, e un rischio maggiore lo ha anche chi tende a farsi sopraffare da emozioni negative.

 “E’ difficile dimostrarlo attraverso studi scientifici, ma tra tutti i fattori anticancro la felicità è il primo, perché le endorfine prodotte dalle emozioni positive hanno effetto protettivo”. 

 Di fatto, sottolinea, è “impossibile diventare felici con la bacchetta magica, ma evitare che i problemi prendano un peso eccessivo nella nostra vita è anche una questione di allenamento mentale”.

Per questo, conclude, “consiglio sempre di dedicare qualche minuto al giorno alla meditazione, per svuotare la testa, immaginare cose belle e produrre ormoni che fanno bene”.

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