martedì 8 novembre 2016

La meditazione dimezza il rischio di infarti e ictus


di m.c.


 Meditare per migliorare la salute del cuore. Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Medical College of Wisconsin di Milwaukee (Usa) ha scoperto che tra le persone con disturbi di cuore la meditazione può dimezzare gli infarti, gli ictus e i casi di mortalità. La ricerca, pubblicata su Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes, una delle riviste dell'American Heart Association, spiega che la tecnica di meditazione presa in considerazione è la meditazione trascendentale: uno dei tipi di meditazione più conosciuti e facili da mettere in pratica, in grado di rimuovere lo stress e la fatica con sedute giornaliere da 20 minuti.

 Dallo studio, condotto su 201 persone di 59 anni di età media e con un indice di massa corporea medio di 32, e quindi «clinicamente obese», è emerso che coloro che praticavano costantemente questo tipo di meditazione avevano il 48% in meno di probabilità di subire un attacco di cuore, un ictus o di morire (per cause diverse, non solo legate ai disturbi cardiovascolari) rispetto a coloro che avevano frequentato un corso di educazione alla salute della durata di 5 anni basato su attenzione alla dieta e all'esercizio fisico giornaliero.

 I parametri sul benessere dei partecipanti allo studio sono stati misurati prima dell'inizio della ricerca, e poi ogni tre mesi: dai risultati è anche emerso anche che chi pratica la meditazione ha la pressione sanguigna più bassa e livelli inferiori di stress e rabbia, e che più regolarmente i pazienti meditano, più aumentano i loro tassi di sopravvivenza. In particolare, entrambi i gruppi hanno mostrato una diminuzione nel consumo di alcol, e il gruppo di meditazione ha mostrato anche una tendenza ridotta verso il fumo.

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