di Mara Macrì
Uno dei principali obiettivi della teoria e della ricerca sociologica, implica l’identificazione dei molteplici aspetti della società evidenziandone i fenomeni che la caratterizzano. Il presente elaborato si colloca in quella tradizione di studi che fa proprio questo principio, trattando una tematica complessa e controversa: la 'guarigione miracolosa'.
Tale evento sovrannaturale, quando accade, trova prevalentemente una sua spiegazione nella religione perché rappresenta, generalmente, per gli esseri umani il ponte ufficiale tra l’uomo e la divinità. Dio s’incarna in Gesù Cristo per ribaltare ogni concetto dogmatico attraverso la Sua parola taumaturgica e trasforma gli uomini da servi peccatori a figli di un Padre buono. Gesù li guarisce salvandoli per mezzo della fede, sostenendo che i suoi discepoli possono compiere le stesse azioni “nel Suo nome” in quanto dotati dei doni dello Spirito Santo, e per tali motivi legittimati a proseguirne l’opera salvifica.
È con spirito valutativo, dunque, che è stata affrontata l’area sociale, poiché molti individui si auto-definiscono guaritori. Un settore, questo, saturo di varie realtà, spesso inquietanti, legate a scopi di lucro che ben poco hanno a che vedere con i miracoli di Gesù Cristo. Per simili ragioni, ne vengono a soffrire quei personaggi che, nella verità dei figli di Dio, attuano guarigioni inspiegabili all’intelletto umano, naturalmente a titolo gratuito, e che affermano di essere soltanto umili strumenti di Dio: come nel caso di Bruno Gröning. Un uomo divenuto un fenomeno mondiale negli anni ‘50 meritevole di essere citato per il suo operato…
La storia di un uomo semplice
A causa della prima guerra mondiale riesce a frequentare la scuola fino alla quinta classe. Impara presto a guadagnarsi da vivere facendo il falegname, il muratore, l’elettricista, il meccanico, ed altri mestieri… Si sposa nel 1927 all’età di 21 anni. Il suo non è un matrimonio felice, la moglie non lo comprende e non crede nella sua forza guaritrice. Dall’unione nascono due figli Harald e Gűnter (1931-39 e 1939-49) che muoiono entrambi in ospedale. Durante la seconda guerra mondiale è chiamato alle armi, combatte sul fronte russo dove viene imprigionato. Nel duro periodo di prigionia freddo e fame attanagliano lui e i suoi compagni, tuttavia Bruno riesce a provvedere ad essi comunicando agli ufficiali russi che per ordini che vengono “dall’alto” devono distribuire cibo ed abiti pesanti per tutti. E stranamente i militari obbediscono… Riacquista la libertà durante la profonda trasformazione della Germania e trasferitosi nella parte Ovest del Paese inizia la sua missione, quella che lo condurrà a divenire 'Il medico dei miracoli'. Siamo nel 1949.
Tra il cielo e la terra vi sono cose che sfuggono all’intelletto…
Bruno Gröning si spinge nella zona della Ruhr, dove sempre più persone guariscono dalle loro malattie. Si sposta di casa in casa chiamato ad aiutare, sempre disponibile ed instancabile finché un giorno un ingegnere di Herford lo invita a far visita al figlio di nove anni, malato di distrofia muscolare progressiva. Bruno riesce a far camminare il piccolo ed il padre, commosso, lo prega di rimanere presso di lui per aiutare altri malati. Egli accetta e da quel momento la sua fama si espande, ogni giorno arriva sempre più gente da ogni parte della Germania. Tutti parlano di lui e del fenomeno Gröning. La stampa tedesca inizia ad occuparsi del caso, i più importanti giornali lo definiscono 'il medico dei miracoli' ed anche la stampa internazionale ne viene a conoscenza.
Da un estratto di Revue, Il miracolo di Herford:
“Giorno e notte arrivavano masse di gente ad Herford – scrive il cronista - nella piazza Wilhelm al numero 7, casa nella quale alloggiava Bruno Gröning presso i genitori del bambino che aveva guarito. La miseria umana che si manifestava era impressionante e senza limite. Nei giardini circostanti la casa e nelle zone vicine sedevano gli ammalati sulle sedie a rotelle, distesi su barelle, aspettando di essere guariti... Da ogni parte della Germania arrivavano i sofferenti, i giovani e i vecchi, le donne, le ragazze, i bambini di ogni classe sociale, americani, inglesi, belgi, svizzeri, svedesi, ungheresi, polacchi, ed anche zingari richiamati dalla guarigione di un bambino zingaro muto. Infermi, ciechi, sordi, una comunità di miseria e di bisogno. Gente povera senza speranza con un unico desiderio: guarire!”
Il sensazionalismo intorno al 'medico dei miracoli' si protrae nel tempo mantenendo la Germania con il fiato sospeso. Viene girato un film e chiamate in causa Commissioni Scientifiche e Tribunali, che vietano a Bruno di operare guarigioni perché viola l’onore professionale dei medici. Si espongono anche le più alte cariche dello Stato con pareri contrastanti. Il Ministro della Previdenza Sociale della Westfalia e Reno del Nord accusa Bruno Gröning di abuso della legge empirica, mentre il Presidente Ministeriale della Baviera dichiara che per l’eccezionale apparizione di questo straordinario uomo, non si può gettare alle ortiche la sua opera, che definisce "libera opera d’amore". Inoltre, la Chiesa Protestante ritiene il suo operato incompatibile con i dettami della fede, mentre numerosi sacerdoti cattolici lo seguono con fiducia, definendo le guarigioni benedizioni donate da una Forza Superiore…
Tra la miseria umana e la contesa, si spalanca un abisso di difetti umani e Bruno stesso commette l’errore di affidarsi - per la gestione di quella che ormai è un’attività che coinvolge migliaia di persone - a soci interessati soltanto a sfruttarlo lucrando sul suo operato, che lo espongono ancora una volta all’attenzione della giustizia. Ma viene assolto dai giudici di Monaco di Baviera che, pur riconoscendogli la buona fede, gli ordinano di cessare ogni attività. Dopo il processo Gröning presenta il suo operato come un insegnamento spirituale, staccandosi da quei 'dottori' che chiedono denaro ai sofferenti. Ma la situazione peggiora e nel 1955 viene implicato in una serie di vicende giudiziarie; i mancati guadagni hanno indispettito alcuni individui che si definiscono medici. Tra questi il suo maggior accusatore è Otto Meckelbur, che per vendetta fa riemergere una storia grave accaduta anni prima, da lui stesso manipolata con lo scopo di distruggere la figura di Bruno, che viene accusato di aver promesso la guarigione dalla tubercolosi ad una ragazza, in seguito deceduta. Nel 1956 è assolto dall’accusa di omicidio e condannato per esercizio abusivo della professione medica, dopo due anni, in appello, viene nuovamente ingiustamente incriminato. Bruno Gröning tenterà un ricorso, ma ormai è troppo tardi: gli viene diagnosticato un cancro allo stomaco. A Parigi, durante i due interventi, lascia interdetti i medici che trovano i suoi organi interni, non devastati da un cancro, ma completamente carbonizzati…
Termina i suoi giorni il 26 gennaio del 1959, il processo si concluderà a causa del decesso dell’imputato, la cui sentenza definitiva non sarà mai pronunciata. L’urna con le sue ceneri è deposta presso il cimitero forestale di Dillenburg. Il 'guaritore miracoloso di Herford' colui che aveva guarito migliaia di persone, morì solo, in una clinica di Parigi. Ma perché accadde? Perché sopportò una sofferenza così amara e tante ingiustizie? Perché non poté aiutare se stesso?
Grete Häusler - fondatrice dei Circoli degli amici di Bruno Gröning in tutto il mondo, così scrive nel suo libro Das Heil erfahren das ist Wahrhei:
“Bruno Gröning nella sua breve permanenza su questa terra ha portato tanto bene. Il dono di aiutare gli era innato fin dalla culla. Dovunque egli andasse accadevano cose meravigliose, non spiegabili con l’intelletto. Al pubblico si presentò nel 1949 e dopo le migliaia di guarigioni, dopo soli tre mesi, gli fu vietato di aiutare. Fu inseguito, perseguitato e processato più volte. Si volle penalizzarlo e condannarlo. Perché? A chi ha fatto del male? A nessuno. Ha fatto soltanto tanto bene a moltissime persone…Era innocente ma si volle punirlo. Era innocente ma gli fu vietato ciò che Dio gli aveva ordinato di fare: aiutare gli uomini!”
Bruno Gröning non era un guaritore, ma un grande mistero… Un mistero di Dio.
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